Ecco il riassunto della nostra esperienza a Marca a Bologna.

Chi eravamo:
Bianca Braghenti, capitano
Nicola Colabella, regista di centrocampo
Pietro Saitta, centrale di difesa
Luigi Esposito, fantasista
Denis Moro, prima punta
Antonio Galata, ala destra
Il paradosso
Sempre più nutrizionisti consigliano il consumo di alimenti proteici, da brand sconosciuti, su canali che al giorno d’oggi raggiungono velocemente milioni di persone, influenzando le scelte alimentari di molti consumatori.
Ma non sarà meglio fidarsi della grande insegna?
Di quell’industria che ha resistito alla crisi e che ha ormai capito che deve abbracciare il benessere del consumatore perché sempre più persone sono orientate ad acquistare prodotti sani.
Nel nuovo panorama dell’industria di marca le aziende fanno ricerca e sviluppo, investono su linee produttive salutari e sostenibili e scelgono packaging green. Io ho fiducia in loro e per questo motivo che con l’Associazione Italiana Nutrizionisti in Cucina affianchiamo le aziende, ci consultiamo con loro e applichiamo la scienza con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione.
Pubblicità
Su Instagram è obbligatorio aggiungere l’Hashtag #adv per pubblicizzare i prodotti. Il nutrizionista che offrendo visibilità sostiene la validità nutrizionale di un prodotto, si sta assumendo con le sue sole forze una responsabilità superiore a quella sostenibile individualmente. La cosa peggiore che nella maggior parte dei casi si pubblicizzano prodotti senza aver interagito con i produttori e senza il parere di enti autorevoli.
Per questa ragione nasce l’Associazione Italiana Nutrizionisti in Cucina, più di 30 nutrizionisti da tutta Italia possono elaborare un parere completo, autorevole. In più con la partnership dell’Osservatorio Freschissimi raccogliamo i dati e forniamo l’evidenza dell’operato. Alla minima incertezza si analizzano altri dati fino a superare ogni ragionevole dubbio.
Prendiamo spunto dal vino

“Eventi educativi guidano la reputazione del vino italiano” fonte Food

Quella del vino è sempre stata una bella storia, ricca di tradizioni ma soprattutto di innovazione. Il mondo del vino è così dinamico e veloce che se non lo racconti nessuno ti segue. Noi prendiamo spunto da questi eventi per contribuire con i nostri eventi educativi a guidare la reputazione dell’industria di Marca.
A proposito di innovazione
Uno scambio interessante quello con Vis Industrie Alimentari. Dopo l’incontro a Milano in occasione del Seafood Summit l’evento organizzato dalla consulting di Gabriele Chiodi, Vis lancia la linea benessere, un’interessante proposta salutare con informazioni nutrizionali per completare il pasto. La strada nel mondo del cibo salutare è spigolosa ma il momento è propizio e fa gola a tutti. La concorrenza sarà spietata e come insegnano i mercati soli i migliori resteranno in piedi. La nostra idea è coinvolgere gli istituti di ricerca e avvicinare l’azienda ai consumatori in modo da riallacciare un rapporto di fiducia con loro.

“Vis Industrie Alimentari con la linea benessere e le sue splendide protagoniste giovani, intraprendenti e preparate.”

Sorpresa

Prodotti Life Soup

Piacevolmente sorpresi dai prodotti di life soup, le zuppe pronte a cuocere conservate naturalmente in vetro.

Chissà che non sia proprio questo il prossimo prodotto da Bollino approvato da Ainc.
Siamo già in contatto con questa azienda perché la loro idea ci ha piacevolmente colpito. Eletto di diritto il prodotto più innovativo di Marca 2020.
La patata della Sila
Continua lo straordinario lavoro di Antonio Galeota responsabile commerciale vendite Italia Op. Campania Patate e Crisp4all. Dopo aver promosso l’uso di una patata specifica per ogni tipo di preparazione adesso la mission di riportare in auge la patata della Sila. In alcuni processi di trasformazione come nella cottura domestica la presenza dell’amminoacido asparagina determina la formazione di Acrilammide, nota sostanza tossica, e visto che sono i bambini i maggiori consumatori di patatine forse sarà il caso di informarsi e aggiornarsi su quale patate utilizzare in base a quello che vogliamo cucinare. Un solo messaggio più destinatari: l’industria, i cuochi, i consumatori.