Tratto da 01net.it
Immagine di copertina by thefoodmakers.startupitalia.eu
Cosa centra la Blockchain con la SmartAgrifood? Siamo abituati a collocare la Blockchain in diretta correlazione con i Bitcoin o più in generale con le virtual currency o con le transazioni finanziarie. In realtà la Blockchain può dare risposte assolutamente innovative anche sul piano della creazione di un nuovo sistema di relazioni interamente basato su un nuovo concetto di fiducia. Una prospettiva che mette la Blockchain al servizio della supply chain per disporre di nuovi strumenti in grado di garantire la migliore tracciabilità alimentare nella prospettiva di assicurare nuovi livelli di sicurezza alimentare e food safety.
Il caso delle uova al Fipronil sta aprendo nuovi scenari: un gruppo di aziende che operano nella supply chain alimentare globale ha annunciato la collaborazione con Ibm per un progetto basato su tecnologia che ha l’obiettivo di migliorare la trasparenza della filiera alimentare globale. Il consorzio include i grossi nomi della supply chain alimentare: Dole, Golden State Foods, Kroger, McCormick and Company, Nestlé, Tyson Foods e Walmart.
Ogni anno una persona su dieci si ammala in seguito all’assunzione di cibo contaminato. (…) L’identificazione del punto esatto dal quale si è originata la contaminazione può richiedere settimane, con la conseguenza che altre persone si possono ammalare, si verificano mancati introiti e sprechi di prodotti.
La blockchain si pone come lo strumento ideale per affrontare tali sfide poiché definisce un ambiente fidato per tutte le transazioni. Nel caso della supply chain alimentare globale, tutti i partecipanti agricoltori, fornitori, trasformatori, distributori, rivenditori, chi è responsabile delle normative e consumatori possono accedere alle informazioni note e fidate relative all’origine e allo stato degli alimenti per le proprie transazioni.
Articolo completo: https://www.01net.it/sicurezza-alimentare-blockchain/
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