Con l’Osservatorio Freschissimi giro l’Italia per registrare quanto succede tra i banchi della Grande Distribuzione Organizzata. Lo faccio da una vita e ogni giorno rifletto su quello che vedo. Di seguito, trovate alcuni miei pensieri, su quanto il mio occhio nota tra le corsie dei supermercati. È in atto un grande cambiamento. Ecco da che cosa si capisce.

 Vendere a numero

Questa tendenza riguarda soprattutto il Banco Ortofrutta. Il prodotto si vende sempre più a numero, e sempre meno a peso: quattro pesche invece di un 1 Kg.Costa di più, ma evita gli sprechi, perché il consumatore riesce a regolarsi meglio sulla base dei suoi consumi giornalieri.

L’italianità come brand

Il prezzo non è più l’unico criterio di scelta che determina le abitudini di acquisto. Oggi, ma il fenomeno è ormai un fatto acquisito, il consumatore italiano cerca il prodotto italiano. Il made in Italy ha la valenza di un brand di qualità.  Questo vale anche per l’Ortofrutta dove, per questioni geografiche e stagionali, non sempre è facile trovare il prodotto italiano. In questo caso, però, la risposta è arrivata dai produttori: con imprenditori agricoli, specialmente del Sud, che hanno cominciato a dedicarsi a coltivazioni esotiche. Per dire: mango e Ppapaya siciliani sono sempre più presenti sui banchi dei supermercati del Bel Paese. E gli italiani li acquistano con cognizione di causa.

Questione di etichetta

Grazie a QR code, claim e alle tecnologie digitali di massa, le etichette sono sempre più importanti per offrire ai consumatori tutte le informazioni utili per indirizzare la scelta di acquisto. Oggi il pubblico non è interessato solo agli aspetti nutrizionali e ai dati sulla filiera produttiva, ma cerca anche informazioni e istruzioni per lo smaltimento degli imballaggi, per esempio. L’etichetta ha un’estensione che va oltre lo spazio fisico occupato sulla confezione, ma si estende ai mezzi di comunicazione on line, attraverso i quali il consumatore può stabilire una connessione sempre più forte con il prodotto e il produttore.

 Packaging responsabile

È un argomento di strettissima attualità. La messa la bando della plastica monouso è diventata una battaglia globale con un impatto fortissimo sull’economia e sui modi di comportamento di miliardi di persone. Dagli Stati Uniti alla Nuova Zelanda, dalla Spagna all’Italia, fare la spesa sta diventando ogni giorno di più un modo per contribuire a salvare il Pianeta. Una somma di gesti individuali che determinano azioni sempre più responsabili, come la riduzione di confezioni inquinanti.

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