Terminato il mese di aprile, all’interno dei mercati all’ingrosso, non solo si sta verificando il cambio di stagione dove i prodotti invernali lasciano il passo alle referenze
tipicamente estive, ma, a fronte anche del cambiamento delle abitudini di acquisto delle persone, si vive una fase in cui anche gli operatori faticano a prevedere le richieste della clientela. Ci troviamo quindi in una fase transitoria.
- Come vivono ed affrontano le nuove abitudini e comportamenti dei consumatori il mercato agroalimentare e gli ambulanti?
In questa particolare congiuntura il Centro Agroalimentare di Torino, nonostante le oggettive difficoltà, ha continuato ad erogare i propri servizi senza soluzione di continuità garantendo l’approvvigionamento costante di prodotti agroalimentari.
La fase iniziale, connotata dall’emergenza sanitaria, ha di fatto profondamente modificato consumi e stili di vita registrando una forte domanda di prodotti agroalimentari anche per effetto dei consumi domestici cresciuti in ragione delle prescrizioni adottate. Ciò si è tradotto nell’importante aumento dei volumi di merce transitata, nei mesi di marzo e aprile, dal Centro Agroalimentare di Torino; il drastico calo intervenuto dal settore HO.RE.CA. è stato colmato dall’aumentata domanda proveniente dalla distribuzione organizzata e dal dettaglio che, in questo particolare momento, ha riscoperto una sua naturale vocazione insita, da un lato, nella prossimità territoriale, dall’altro, nella capacità di rispondere in modo più agevole alle esigenze della clientela talvolta fornendo maggiori garanzie anche in termini di sicurezza alimentare percepita.
Questo rinnovato ruolo ricoperto dal dettaglio è auspicabile possa, anche nel prossimo futuro, vedere accrescere la fidelizzazione da parte di questa nuova clientela, anche grazie all’implementazione di una serie di servizi quali il delivery.
In che modo riuscite a garantire la qualità ed i prezzi dei prodotti distribuiti?
La qualità dei prodotti trattati all’interno del Centro Agroalimentare di Torino resta elevata grazie al sistema di autocontrollo che vige all’interno della nostra struttura.
Il sistema di rilevazione dei prezzi, pubblicato quotidianamente sul sito istituzionale della Società e preso come riferimento da vari Enti per la fissazione dei costi di fornitura di prodotti agroalimentari, concorre a fungere come valido strumento di calmieramento e di trasparenza facilmente accessibile. A differenza di altri Centri Agroalimentari, proprio per il valore ricoperto dall’attività di rilevazione dei prezzi, il servizio non è mai stato sospeso e continua ad essere gratuitamente fruibile a quanti consultano il nostro sito istituzionale.
- Quanto la Grande Distribuzione Organizzata entra in competizione con il mercato ambulante e/o viceversa?
GDO e Mercato ambulante, ove quest’ultimo sarà in grado di innovarsi, non andranno considerati in competizione, bensì complementari tra loro. Ci sono esempi in cui gruppi della distribuzione organizzata, in concomitanza dell’apertura di punti vendita in aree adiacenti a mercati rionali, ne hanno promosso progetti di riqualificazione al fine di creare dei veri e propri distretti al cui interno far convivere un’offerta pluriforme.
- Qual è il punto di osservazione da parte del Centro Agroalimentare rispetto ai Gruppi di Acquisto?
Con riferimento ai Gruppi di Acquisto ritengo che un Centro Agroalimentare, qual è quello di Torino, possa assolvere ad un importante ruolo di interlocutore preferenziale.
Torino, peraltro, è stata la prima provincia a registrare la nascita dei Gruppi di Acquisto Collettivo (GAC) che puntano a promuovere la territorialità e la stagionalità dei prodotti perseguendo, da un lato, un risparmio economico e, dall’altro, un vantaggio ambientale in termini di inquinamento, imballaggio e trasporto.
Considerato il ruolo che la produzione locale ricopre all’interno del nostro Centro, sussistono già oggi le condizioni affinchè gruppi di acquisto collettivi e/o solidali possano individuare nel CAAT la loro principale fonte di approvvigionamento.
Il Caat è stata una delle realtà Torinesi ad avere aderito alla campagna social #aiutiamochiciaiuta e all’appello di Slow Food con la distribuzione gratuita di frutta e verdura presso alcuni importanti ospedali del Torinese impegnati a fronteggiare l’emergenza Coronaviurs. Ma non si è fermato, ce ne vuole parlare?
L’iniziativa benefica che ha visto impegnato il CAAT – con la partecipazione dell’Associazione dei Grossisti e di un Operatore della logistica – ha portato alla donazione di oltre 3.000 kg di prodotti agroalimentari nei confronti di 5 presidi ospedalieri dell’area metropolitana impegnati, in prima linea, nella lotta al Covid-19.
Dopo la prima iniziativa, il Caat ha donato altri 4.000 chili di prodotti ortofrutticoli al Fondo di solidarietà Covid-19, istituito dal Comune di Torino con lo scopo di permettere ai nuclei disagiati di fare la spesa e procurarsi beni di prima necessità, tra cui ovviamente non possono mancare la frutta e la verdura, ovvero i prodotti naturali di cui, da anni, il Centro rifornisce il territorio. L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla donazione di prodotti da parte di 5 società srl che operano nel Caat (Torretta Franco, Quirico, Guardamagna, Effevi e Borgnino Vittorio) e al Signor Mohmoud Tarek Kamel, titolare del Consorzio logistico Global Truck, che si è immediatamente reso disponibile per la consegna gratuita dei prodotti.
Al CAAT non si spreca nulla e da anni vi è una collaborazione continua con il Banco Alimentare, su quali progetti presenti e futuri è operativo ed in che modo?
Il Centro Agroalimentare di Torino, che da anni ha formalizzato un protocollo con il Banco Alimentare per il contrasto allo spreco degli alimenti, in queste settimane, proprio per fronteggiare il disagio sociale ingeneratosi per effetto del lockdown, ha visto accrescere sia i prelievi settimanali sia la capacità dei mezzi impiegati dai volontari del Banco per il recupero delle eccedenze alimentari e la distribuzione gratuita attraverso la sua rete.
Grugliasco, 05 Maggio 2020
Simona Riccio
Gianluca Cornelio Meglio
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