Souvenir dalle vacanze? Sì, ma possibilmente prodotti tipici. Stando infatti a un’indagine di Coldiretti/Ixè il 42% degli italiani in ferie acquistano, come ricordo della loro esperienza, proprio prodotti tipici. Quest’anno, inoltre, appena il 19% degli italiani tornerà a mani vuote dalle ferie, ma le difficoltà economiche spingono verso spese utili, con i prodotti come vino, formaggio, olio di oliva, salumi o conserve che a quanto pare vincono su tutte le altre scelte. Al secondo posto tra i souvenir si classificano i prodotti artigianali.

L’acquisto di prodotti tipici come ricordo delle vacanze – si legge – «è una tendenza in rapido sviluppo favorita dal moltiplicarsi delle occasioni di valorizzazione dei prodotti locali che si è verifica nei principali luoghi di villeggiatura, con percorsi enogastronomici, città del gusto, aziende e mercati degli agricoltori di Campagna Amica, feste e sagre di ogni tipo». Ben sette turisti su dieci (71%) in vacanza nel Belpaese «hanno deciso di visitare frantoi, malghe, cantine, aziende, agriturismi o mercati degli agricoltori per acquistare prodotti locali a chilometri zero direttamente dai produttori e ottimizzare il rapporto prezzo/qualità». Il 34% consuma pasti principalmente al ristorante durante la vacanza, il 9% in agriturismi, l’8% in pizzeria, ma più uno su quattro (il 26%) mangia a casa anche se non manca chi sceglie paninoteche, fast food, cibi di strada e classici pranzi al sacco. «Il risultato è che circa un terzo della spesa di italiani e stranieri in vacanza è destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o per l’acquisto di specialità enogastronomiche».


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